Castel Ritaldi – Pieve di San Gregorio

consolidamento, restauro e pulitura dell'intero complesso architettonico, seconda metà sec. X
  • Opera: Castel Ritaldi – Pieve di San Gregorio - consolidamento, restauro e pulitura dell'intero complesso architettonico, seconda metà sec. X
  • Autore: DATO MANCANTE
  • Provenienza dell\’opera: DATO MANCANTE
  • Direzione dei lavori: Roberto Santarelli Il restauro è stato affidato alla ditta Samuele Pelucca s.r.l., Pianello, Perugia e alla ditta S.F.I. 1983 s.n.c., Perugia.
  • Indagini scientifiche:
  • Contributo: Friends of Assisi e World Monuments Fund – Comitato di New York
  • Documentazione Fotografica: provenienza sconosciuta

Note storiche

La Pieve è situata sulle colline ad occidente della Vallle Umbra tra Foligno e Spoleto. L’impianto planimetrico semplice, le dimensioni volumetriche contenute e la tipologia similare ad altre fabbriche architettoniche sacre, inducono a considerarla come una delle più antiche dell’Umbria e l’ipotesi per una sua datazione è di assegnarla probabilmente al X secolo.
L’unica datazione certa cui far riferimento è quella scolpita in uno dei conci della ghiera del portale ove appare una data riferentesi al 1141.
Tutta la fabbrica presenta continui riporti di materiali reimpiegati di età romana o altomedievale. E’ verisimile l’ipotesi di una continuità d’uso del sito nella storia.
La veste formale della chiesa l’assegna alla tradizione romanica pur con frequenti elementi che non si associano al lessico tradizionale.
Il restauro e il consolidamento del monumento è stato attuato con un insieme sistematico di opere e interventi tra cui la riproposizione dell’occhio del rosone che permette una lettura più congrua della facciata. Del primitivo rosone si conserva, murato nel campanile a vela, la sola parte centrale con l’immagine dell’Agnus Dei.
Note storiche: F. Nigro e G. Oliva , “La Pieve di San Gregorio a Castel Ritaldi. Ricostruzione della lunga storia di una pieve dello spoletino” in Bollettino Storico della città di Foligno, Estratto dal vol. XIX, Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti, Foligno 1995, pp. 243-268.
Note sul progetto di restauro dalla documentazione fornita da Roberto Santarelli, Francesco Nigro e Giovanni Oliva.

Luogo dell'Opera