Restauro pittorico e degli arredi

sec. XVII - XI
  • Opera: Restauro pittorico e degli arredi - sec. XVII - XI
  • Autore: DATO MANCANTE
  • Provenienza dell\’opera: DATO MANCANTE
  • Direzione dei lavori: Franco Lattes e Enrica Segre Il restauro è stato affidato ad Anna Luisa Gabino e Maria Grazia Novara.
  • Indagini scientifiche:
  • Contributo: Cahrman Fund di New York, Città di Saluzzo, Compagnia di San Paolo di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino.
  • Documentazione Fotografica: provenienza sconosciuta

Note storiche

La Sinagoga, perfettamente mimetizzata nel contesto urbano, come tutti gli edifici di culto ebraici precedenti alla emancipazione, risale al XVIII secolo e fu ristrutturata nel 1832. I lavori furono finanziati da Mordechai Segre come è indicato in una lapide dipinta sulla parete di fondo ; altre due lapidi dipinte ricordano re Carlo Alberto e citano l’anno 1848. La sinagoga, a pianta rettangolare, è illuminata da otto alte finestre (cinque danno sulla strada e tre sul cortile interno). L’Aron, in legno dorato e scolpito con inserti di piccoli specchi sia esterni che interni, è l’unico Armadio sacro presente in Piemonte con le porte non rettilinee ma ondulate ; una pedana rialzata terminante a pianta ottagonale collega l’Aron alla Tevà, non a baldacchino ma un essenziale tavolo scolpito in legno. Entrambi gli arredi sono settecenteschi, quindi la ristrutturazione ottocentesca non li ha modificati. Numerosi lampadari di legno dorato e cristallo (simili a quelli presenti nelle sinagoghe di Carmagnola, Cuneo e Mondovì) pendono dal soffitto a volta, coronato da un’interrotta scritta in ebraico. Quattro colonne lignee reggono, davanti all’ingresso, il piccolo matroneo schermato da una grata lignea ondulata.

La situazione, prima del restauro, era di una volta monocroma molto rovinata coronata da un’interrotta scritta in ebraico. Eseguendo alcuni tasselli di pulitura, emersero frammenti di una sottostante ricca scena pittorica, inconsueta nelle sinagoghe. I risultati dei sondaggi furono analizzati e si è pervenuti alla decisione di staccare l’intonaco coprente pur conservando la scritta di coronamento. E’ riapparsa così la primitiva volta affrescata con colori vivaci ove, sul fondo azzurro del cielo si stagliano quattro immagini simboliche, molto ben descritte, dal I libro dei Re : al di sopra dell’Aron è rappresentata la Dimora o Tabernacolo, una tenda rosso porpora legata da catene dorate ; a destra è rappresentato il candelabro a sette braccia, l’Arca dell’Alleanza e l’Altare per l’offerta dei 12 pani. Tutte le immagini sono completate da iscrizioni in ebraico e da una fascia a decorazione floreale.

La scoperta di questa singolare decorazione è tanto più importante per il fatto di essere l’unico esempio in Europa.

Note storiche e note sul restauro: Archivio A.R.P.A.I.

Luogo dell'Opera