Cappella del Cardinale

dipinti, decorazioni, altare ligneo, mostra d’altare, infissi, sec. XVII
  • Opera: Cappella del Cardinale - dipinti, decorazioni, altare ligneo, mostra d’altare, infissi, sec. XVII
  • Autore: DATO MANCANTE
  • Provenienza dell\’opera: DATO MANCANTE
  • Direzione dei lavori: Francesco Nigro e Giovanni Oliva di Roma. Il restauro è stato affidato alla COO.BE.C. Soc. Coop., Spoleto.
  • Indagini scientifiche:
  • Contributo:
  • Documentazione Fotografica: provenienza sconosciuta

Note storiche

L’attuale Museo Diocesano di Spoleto, costituito nel 1968, era un tempo l’appartamento di rappresentanza dell’Arcivescovado. Gli ambienti ebbero diverse trasformazioni, la principale fu operata dal cardinale Pietro Orsini dopo il terremoto del 1571. Egli fece realizzare le mostre in pietra dei contorni delle porte delle varie sale. Altri interventi si registrarono dopo i terremoti del 1703 e del 1762, il più violento che colpì la città in quel secolo.

In quell’occasione il cardinale Francesco Maria Locatelli Martorelli Orsini fece ridecorare quasi tutte le volte dell’appartamento secondo il gusto dell’epoca rococò. Fanno eccezione la sala detta delle Architetture e la cappella che mantennero il decoro del 1703, esempi maggiori del decoro settecentesco a Spoleto. La cappella fu realizzata e decorata al tempo del cardinale Cesare Facchinetti, vescovo di Spoleto tra il 1665 e il 1672 che la fece ricavare entro uno spazio esiguo, sviluppato in altezza. La luce penetra dalla lanterna e il decoro è essenzialmente rappresentato dalle cornici a stucco in aggetto, dalla rappresentazione degli Evangelisti e dalle decorazioni a trompe l’oeil. Tra le sale di maggior spicco, si segnalano quella detta di Mons. Vincenzo Ab Aqua, vescovo tra il 1759 e il 1772, ricavata ai tempi del card. Orsini dividendo la sala del Trono, decorata da un prezioso soffitto ligneo impostato su una fascia in attico decorata con motivi illusionistici e la Sala Orsini, la cui decorazione pittorica presenta raffinate prospettive illusionistiche in stile rococò.
La Sala Sanvitale ( Card. Paolo Sanvitale, vescovo dal 1591 al 1600) ha volta a padiglione con decoro architettonico prospettico realizzato nel 1703 che il terremoto del 1997 aveva gravemente danneggiato, mentre le sale Castrucci e delle Allegorie sono essenzialmente decorate da elementi araldici e da temi allegorici.
Note storiche e note sul restauro: COO.BE.C. Soc. Coop., Archivio A.R.P.A.I.

Luogo dell'Opera